"Mio figlio nato podalico e salvo grazie ai medici del 'Santa Scolastica'"
- Angela Nicoletti
- 15 lug
- Tempo di lettura: 2 min
di Cristina Todisco
Il mio nome è Cristina e sono mamma di 2 bimbi di nome Sofia e di nome Christian, ed è proprio per la nascita di quest'ultimo che ho deciso di scrivere ad angelanicoletti.it per raccontare una storia di buona sanità.
Christian sin da inizio gravidanza era in posizione podalica e in accordo con la mia ginecologa di fiducia, la dottoressa Cimorelli, era stato concordato un cesareo programmato alla 39 settimana e quindi al 21 luglio. Ma non sempre siamo noi a decidere...qualche volta la natura e il destino lo fanno al posto nostro.
Giovedì 10 luglio mi sveglio come tutte le mattine. Mio marito è al lavoro, mia figlia di 6 anni che richiede attenzioni e io con il pancione che cerco di fare tutto. Noto però all'improvviso delle perdite e avverto dei dolori al basso ventre. Non li reputo tali da allarmarsi e continuo le mie cose. È alla seconda fitta che decido di mandare un messaggio alla dottoressa Cimorelli e alla ostetrica Sandra Zarli che mi consigliano di andare al pronto soccorso.
Io, che sono una donna estremamente lenta, avviso mio marito, mando mia figlia con mia cognata e chiedo ai miei genitori di accompagnarmi all'ospedale ‘Santa Scolastica’ di Cassino. Arrivo al pronto soccorso che sono circa le 9:30. Solito posto pieno di gente. Suono al campanello e subito un uomo visibilmente irritato mi sgrida dicendomi di rispettare la fila. Aprono la porta e mi intrufolo dentro. Compilano i dati e subito al terzo piano, reparto di ostetrica e ginecologia.
Entro e mi visitano all’istante. C'è il primario Petrucci con l'ostetrica Sandra Zarli. Noto subito le loro facce strane, in quel momento avrei voluto essere ignorante in materia. Ricordo solo le parole del primario: "E’ troppo tardi per il cesareo, ha il culetto in vagina. Preparatevi. Avvisa gli altri. Andiamo subito in sala parto”. Da lì il caos. Sembrava la scena di un film. Il primario seduto davanti me, le ostetriche Sandra e Maddalena che mi rassicuravano, un numero indefinito di infermieri, una Oss dolcissima, gli anestesisti seduti vicino il muro e pronti per l'emergenza, tutti i ginecologi che erano di turno in quel momento in piedi in fondo alla sala.
Non sono esperta ma ho capito subito che la situazione era particolare e complessa. Tutti lì. Tutti lì per me e per Christian. Sono stati eccezionali, eccellenti, professionali e soprattutto amorevoli. Tutti. Nessuno escluso. A partire dal primario che mi ha spiegato passo passo cosa stava succedendo mentre io piangevo. L'eccellenza a volte non bisogna trovarla chissà dove al ‘Santa Scolastica’ di Cassino al reparto di ginecologia e ostetricia abbiamo il meglio. E io, mio marito, Sofia e Christian non possiamo che ringraziarli. Il parto naturale in posizione podalica resterà nella storia della nostra famiglia.
Ndr (nota del redattore): raccontiamo anche storie di 'buona sanità' perché non tutti i medici sono uguali e soprattutto perché un presidio ospedaliero così importante deve essere potenziato e tutelato.













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